STUDIO TECNICO
PERITO INDUSTRIALE EDILE
MASSIMILIANO GERMAN
DOCUMENTAZIONE SCARICABILE
Attestato di prestazione energetica
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La certificazione energetica degli edifici è una procedura di valutazione volta a promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici in termini di efficienza energetica, grazie all'informazione fornita ai proprietari e utilizzatori, circa i suoi consumi energetici richiesti per mantenere determinate condizioni ambientali interne. Indica quanta energia viene consumata affinchè l'edificio (o l'unità immobiliare) raggiunga le condizioni di comfort secondo i servizi energetici presi in considerazione dal tipo d'immobile.
La sua utilità al momento ha quattro scopi principali:
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per il rogito: l'Attestato di Prestazione Energetica di un immobile è richiesto per gli atti notarili di compravendita;
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per i contratti d'affitto;
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per l'accesso alle detrazioni fiscali: l'attestato energetico è parte della documentazione necessaria per ottenere gli sgravi fiscali;
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per pubblicizzare annunci immobiliari.
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Per il rilascio dell'attestato è necessario almeno un sopralluogo nell'immobile.
L' attestato di prestazione energetica viene registrato per via telematica al catasto regionale con rilascio di una ricevuta di deposito ed ha una validità temporale massima di 10 anni. Al cliente vengono consegnate due copie dell'attestato energetico.
La prestazione energetica è redatta per ogni tipologia d'immobile (residenziale, direzionale, commerciale ed industriale).
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Nel caso in cui si disponga già di un certificato energetico e si è in procinto di vendere od affittare un immobile è necessario verificare, anche tramite il parere del Tecnico, se i dati contenuti nell'attestato sono ancora validi. Ci sono casi in cui è necessario aggiornare il certificato in proprio possesso. Di seguito si elencano i casi di aggiornamento dell'APE:
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scadenza attestato (raggiunto il limite temporale massimo di 10 anni dal suo rilascio);
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interventi di ristrutturazione o riqualificazione che possono aver comportato una modifica della classe energetica;
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interventi di riqualificazione degli impianti di riscaldamento, raffrescamento e produzione di acqua calda sanitaria;
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ampliamenti dell’unità immobiliare con modifica della volumetria;
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cambio di destinazione d’uso dell’unità immobiliare (es. da residenziale ad ufficio);
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modifica dei dati catastali.
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Lo studio elabora attestati energetici per tutta la regione
Friuli Venezia Giulia e Veneto
Relazione Legge 10 sul contenimento energetico
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Per il rispetto del contenimento dei consumi energetici degli edifici, un importante strumento è rappresentato dalla Relazione Tecnica ex Legge 10 (art. 28 della legge 9 gennaio 1991, n. 10) nella quale viene analizzato il sistema Edificio – Impianto.
La relazione verifica il rispetto dei requisiti minimi contenuti nel DM 26 giugno 2015 ed è obbligatoria per i seguenti tipi d’intervento:
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edificio di nuova costruzione;
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demolizione e ricostruzione;
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ampliamento superiore al 15% della volumetria preesistente e comunque superiore a 500 mc;
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ristrutturazione importante di primo livello (intervento sull'involucro edilizio con un’incidenza superiore al 50 per cento della superficie lorda disperdente complessiva dell’edificio e comprende anche la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio);
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ristrutturazione importante di secondo livello (intervento sull'involucro edilizio con un’incidenza superiore al 25 per cento della superficie lorda disperdente complessiva dell’edificio e può comprendere anche la ristrutturazione dell’impianto termico per il servizio di climatizzazione invernale e/o estiva asservito all’intero edificio);
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riqualificazione energetica (intervento sull'involucro edilizio con un’incidenza inferiore o uguale al 25 per cento della superficie lorda disperdente complessiva dell’edificio e/o nuova installazione di un impianto termico, ristrutturazione di un impianto termico asservito all'edificio o di altri interventi parziali, compresa la sostituzione del generatore (caldaia, stufa, pompa di calore).
Al suo interno, vengono definiti i fattori tipologici e i dati tecnici e costruttivi dell’edificio, delle strutture e degli impianti. Vengono indicate le prescrizioni in materia di contenimento del consumo energetico da rispettare in fase di costruzione (isolamenti, ponti termici, rendimenti impianti, ecc.). Si conclude con l'attestazione e le verifiche del rispetto delle prescrizioni.
La pratica di Legge 10 va allegata alla pratica edilizia nei casi previsti dai regolamenti edilizi e leggi di settore.
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Diagnosi energetica
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E' una procedura applicabile a qualsiasi tipo di edificio e serve ad individuare gli interventi migliorativi (involucro ed impianti) idonei alla riduzione dei consumi energetici dell'immobile. L'obiettivo è di classificare gli interventi simulati secondo un ordine di priorità, in modo da ottimizzare il rapporto costi/benefici e scegliere gli interventi economicamente più vantaggiosi.
Si esegue un'analisi preliminare dei dati relativi all'utilizzo dell'immobile e consistono in:
sopralluogo dell'edificio con rilievo e recupero elaborati grafici, fonte energetica utilizzata per il riscaldamento e per la produzione di acqua calda sanitaria, consumi medi annuali di combustibile (metano, legna e/o pellet ...), schede tecniche relative a generatori e/o impianti di energia rinnovabile, dati meteo e di irraggiamento medi della località.
Si elaborano quindi i dati con la realizzazione del modello virtuale dell'edificio con confronto fra i consumi reali e stimati dal modello virtuale.
Vengono quindi presentati i possibili interventi migliorativi d'isolamento termico, modifica dei sistemi di generazione dell’energia termica (posa pannelli solari termici, sostituzione caldaia esistente...) e/o combinazione di soluzioni architettoniche ed impiantistiche.
Per ogni intervento si riporta l'indicazione del lavoro (tipo di materiale isolante e dimensionamento, caratteristiche dell'impianto riscaldamento...), stima dei costi di realizzazione, analisi delle possibili agevolazioni (50%, 65% , Conto Termico….) e stima del tempo di ritorno dell’investimento.
La diagnosi energetica si conclude con lo schema comparativo dei diversi interventi per facilitare la scelta ottimizzando il rapporto costi/benefici.
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Detrazioni fiscali ENEA
Il servizio consiste nella redazione e nell’invio ad ENEA della pratica per ottenere le detrazioni fiscali.
Se stai effettuando lavori di ristrutturazione puoi usufruire di alcune agevolazioni fiscali: nello specifico, in fase di dichiarazione dei redditi, puoi ottenere una detrazione fiscale IRPEF sugli interventi di ristrutturazione o riqualificazione.
Le detrazioni fiscali per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici sono gestite dall’ENEA attraverso l’Agenzia Nazionale per l’Efficienza Energetica, fin dalla loro istituzione avvenuta con la Legge 296/06 (Legge Finanziaria 2007).
Per accedere alle detrazioni è necessario presentare la pratica entro 90 giorni (novanta) dalla fine dei lavori o del collaudo. La presentazione oltre tale termine comporta il pagamento di una sanzione.
Le detrazioni fiscali variano dal 50% all’85% a seconda del tipo d’intervento eseguito.
Si possono richiedere le detrazioni per: coibentazione delle pareti, dei solai, delle coperture, installazione nuovi serramenti ed infissi, schermature solari, caldaie a condensazione, caldaie a biomassa, caldaie a condensazione con sistema di termoregolazione evoluto, generatori d’aria calda a condensazione, pompe di calore, scaldacqua a pompa di calore, collettori solari, impianto fotovoltaico ed interventi di tipo condominiale.
Vanno verificate le condizioni d'accesso ai benefici fiscali per l’efficienza energetica degli edifici (Ecobonus) e alle detrazioni per le ristrutturazioni (Bonus Casa) in relazione alle spese sostenute.
Ogni intervento ha un tetto di spesa massima ammessa alla detrazione.
Per conoscere nel dettaglio gli interventi ammessi e le aliquote di detrazione si possono consultare il sito dell’ENEA e il sito dell’Agenzia delle Entrate.
Per alcuni tipi d'intervento, fra gli allegati, è richiesta la redazione dell'attestato di prestazione energetica.
I documenti che vengono rilasciati al cliente sono: copia della pratica di detrazione e ricevuta dell'invio effettuata all’ENEA (codice CPID). Questi vanno poi consegnati, assieme alle fatture e bonifici dei lavori effettuati, al commercialista per la dichiarazione dei redditi. Una copia di tutta la documentazione deve essere conservata dal cliente. Per alcuni interventi è richiesta tra gli adempimenti la predisposizione di una asseverazione da parte di un tecnico abilitato attestante la sussistenza dei requisiti richiesti che va sempre conservata dal cliente.
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Conto Termico GSE
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Il Conto Termico è uno strumento di sostegno statale per promuovere l'efficienza energetica e la produzione di energia termica da fonti rinnovabili.
Tale sistema è stato introdotto dal D.M. 28/12/2012 e successivamente modificato dal D.M. 16/02/2016 Conto Termico 2.0 che ha ampliato gli interventi ammessi e le modalità di accesso. La gestione del conto termico e il pagamento dei relativi incentivi è sotto la responsabilità del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), così come per le altre fonti rinnovabili.
I privati hanno accesso al Conto Termico solo per la sostituzione di impianti termici o l'installazione di pannelli solari.
Lo Studio trasmette la documentazione del lavoro e le fatture dei pagamenti al GSE.
L'incentivo del Conto Termico può essere richiesto solo per i seguenti tipi di lavori realizzati su edifici esistenti:
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sostituzione di impianti invernali esistenti di riscaldamento con:
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pompe di calore, elettriche o a gas, anche combinati per l'acqua calda sanitaria;
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caldaia a biomassa (stufe a pellet, termocamini a legna), in serre e fabbricati rurali esistenti;
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sistemi ibridi a pompa di calore;
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installazione di impianti solari termici: pannelli per la produzione di acqua calda sanitaria e/o ad integrazione della caldaia, anche abbinati a sistemi di solar cooling;
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sostituzione di scaldacqua elettrici (scaldabagni) con pompe di calore.
L'incentivo è previsto solo in caso di sostituzione, quindi ci deve essere la rimozione di una vecchia caldaia e l'installazione di un nuovo generatore con una potenza che non superi il 10% in più rispetto all'impianto termico sostituito.
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Pratiche edilizie
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Sono i documenti che permettono di costruire o modificare un immobile.
E' necessario effettuare delle indagini urbanistiche e normative per verificare la fattibilità per il tipo d’intervento previsto e successivamente si dovrà procedere con la realizzazione di elaborati grafici al fine di ottenere le l’autorizzazione per l’esecuzione delle opere in progetto.
Le pratiche che lo Studio elabora sono:
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edilizia libera asseverata (CILA);
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segnalazione certificata inizio attività (SCIA);
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permesso di costruire (PdC);
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opere in sanatoria;
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autorizzazioni paesaggistiche;
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accertamenti di compatibilità paesaggistica;
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fine lavori e agibilità.
Alcune opere sono realizzabili in edilizia libera senza necessità di un preventivo controllo tecnico-amministrativo ma è consigliato rivolgersi ad un Tecnico per verificare la fattibilità del progetto nel rispetto delle discipline di settore aventi incidenza sull’attività edilizia e, in particolare, delle norme antisismiche, di sicurezza, antincendio, igienico-sanitarie, di tutela dal rischio idrogeologico, nonché delle disposizioni contenute nel Codice dei beni culturali e del paesaggio di cui al decreto legislativo 42/2004.
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Chiedi un consulto allo Studio per la fattibilità del progetto che s'intende realizzare per conoscere modalità, tipo di pratica da presentare e tempistiche
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Ricerche archivi comunali, tavolari e catastali
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Ricerca di documentazione amministrativa e progettuale presso:
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Archivi comunali
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Ufficio del Catasto (Agenzia delle Entrate)
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Ufficio Tavolare
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Il Tecnico ricerca presso gli archivi comunali:
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pratiche edilizie approvate;
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progetti architettonici approvati;
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agibilità di un fabbricato;
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sanatorie o condoni edilizi;
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progetti impianti termici, elettrici ed idrici;
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conformità impianti;
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progetti sull'isolamento termico (relazioni di legge 10 sul risparmio energetico).
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Il Tecnico recupera dall'Ufficio del Catasto, anche per via telematica, i seguenti documenti:
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visura catastale immobile;
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visura storica e per soggetto;
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elenco immobili;
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planimetria catastale;
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planimetrie storiche;
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elaborato planimetrico;
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estratto di mappa.
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Il Tecnico effettua presso l'Ufficio Tavolare:
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verifica dell'esistenza di aggravi (servitù o ipoteche);
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copia dei piani di frazionamento condominiale.
Le ricerche presso gli archivi del Tavolare e del Catasto si eseguono per verificare la corrispondenza tra i piani di frazionamento presenti al tavolare e le planimetrie registrate al Catasto.
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Delega
recupero
planimetria
catastale
Pratiche catastali e tavolari
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Il Tecnico deve comunicare all’Agenzia del Territorio la variazione catastale per via telematica.
Dovrà effettuare un sopralluogo con rilievo ed elaborare il disegno informatico della variazione subita dall’immobile e presentare la pratica telematica.
Prima dell’atto di compravendita (rogito) di un immobile è necessario verificare la corrispondenza della planimetria catastale con lo stato di fatto dell'immobile.
Va inoltre verificata la corrispondenza tra planimetria catastale e piano tavolare.
In caso di difformità, le stesse devono essere regolarizzate prima del rogito notarile.
La planimetria deve riportare in maniera corretta e precisa la struttura interna di un'unità immobiliare, la suddivisione e la distribuzione degli spazi e la destinazione di utilizzo dei locali con relative altezze interne, compresi gli ambienti esterni, quali possono essere terrazzi, balconi, verande, cantine, soffitte, giardini, corti, chiostrine etc.
Fanno parte delle variazioni catastali:
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modifiche interne all'unità immobiliare;
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variazione toponomastica (modifica dell'indirizzo dell'immobile);
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frazionamento e fusione di unità immobiliari;
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ampliamento;
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demolizione totale o parziale;
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cambio di destinazione d'uso;
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presentazione palnimetria mancante;
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migliori rappresentazioni grafiche.
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Presso l'Ufficio Tavolare il Tecnico esegue:
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presentazione piani di frazionamento condominiale;
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estratti tavolari.
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Piani di sicurezza e coordinamento (PSC)
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Il PSC è un documento contenente una relazione sull’opera in progettazione. Descrive le fasi operative svolte in cantiere, le fasi critiche del processo di costruzione e tutte le misure da adottare per ridurre e prevenire i rischi di lavoro. È parte integrante del contratto di appalto e rappresenta quello che può essere definito a tutti gli effetti il Progetto di sicurezza.
Secondo il D.Lgs. 81/08 redigere il Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC) è obbligatorio quando nei cantieri sono presenti più imprese anche non contemporanee, indipendentemente dal fatto che si tratti di lavori pubblici o privati. Deve essere redatto dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di progettazione (CSP) e la sua idoneità deve essere verificata dal Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione (CSE), che eventualmente può richiedere anche che vengano apportati degli aggiornamenti. Il lavoro del CSP ed del CSE può essere eseguito dal medesimo soggetto.
I contenuti minimi del Piano di Sicurezza e Coordinamento sono:
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l'indirizzo e la descrizione del cantiere e dell'opera svolta all'interno di esso;
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l'elenco di tutti i soggetti che hanno compiti e responsabilità di sicurezza;
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individuazione, analisi e valutazione dei rischi presenti;
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una relazione sulle le scelte progettuali ed organizzative adottate;
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le procedure e le misure di sicurezza, preventive e protettive, da mettere in atto;
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l'elenco i dispositivi di protezione individuale utilizzati;
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le misure di coordinamento di attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione collettiva;
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direttive organizzative relative a interventi di pronto soccorso, antincendio ed evacuazione dei lavoratori;
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una stima della durata dei lavori;
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la stima dei costi della sicurezza;
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fascicolo di manutenzione.
Direzione Lavori
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Il direttore dei lavori è la figura professionale individuata dal committente che ha il compito principale di assistere e sorvegliare i lavori impartendo le opportune istruzioni quando necessario.
Le mansioni dello Studio sono le seguenti:
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il controllo dei lavori (presenza in cantiere anche non giornaliera);
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la conformità delle opere con il progetto approvato;
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conformità normativa (adeguatezza e corrispondenza dell’eseguito alle norme vigenti);
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verifica tecnica (compiutezza e correttezza tecnica delle lavorazioni eseguite);
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occuparsi della contabilità dei lavori;
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verificare le misure di sicurezza;
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emettere stati di avanzamento e verbali di verifica finali.